Nata ad Assisi il 9 settembre del 1989, Angela Federici dice di sé: «Il disegno e la pittura hanno fatto parte della mia persona. Sono stata sempre affascinata dalle opere degli artisti del passato». Ma c’è un preciso momento in cui questa particolare propensione è diventata qualcosa di più nella vita della giovane Angela: «Durante il lockdown mi sono riavvicinata a questa passione, comprando tele e colori ad olio. Passavo le giornate immersa nei miei pensieri combinando colori, sfumandoli con pennelli e creando rilievi con le spatole». C’è anche una figura d’artista che è stata d’ispirazione. «Non voglio certo paragonarmi a Julian Schnabel, ma mi sono innamorata del film bibliografico sul pittore e regista statunitense». Nei suoi lavori, Federici ama sperimentare utilizzando differenti tecniche e materiali. «Per me – dice – fare arte è libertà, sensazioni percepibili dalle differenti tonalità e combinazioni di colori».
pittori
Elio Delmonaco
Architetto, vive oggi sulle colline di Verbania (Lago Maggiore). Intorno agli anni Novanta, orienta i propri interessi verso la scrittura nella forma espressiva della poesia. È vincitore di diversi premi letterari, nazionali ed internazionali. Nel 2008 è invitato al XIII Festival Internacional de Poesia de La Habana, Cuba. Definito un poeta “visionario”, per le immagini evocative che popolano i suoi testi, la sua è una poesia rivolta all’uomo, al fascino conflittuale della sua esistenza. Dalla parola scritta al suo colore è un cammino naturale, intrapreso nel soddisfacimento di quell’esigenza narrativa che la sua visione eclettica del descrivere, quasi gli impone. Così le “incursioni impertinenti nel colore”, come lui le definisce, altro non sono se non delle vere e proprie “emergenze espressive”. I riferimenti stilistici più probabili possono rimandare a certe forme dell’astrattismo, più facilmente all’espressionismo astratto informale, se non addirittura ad alcuni linguaggi contemporanei della pop-art. Le sue opere sono state esposte a Milano, Roma e in altre città italiane oltre che a Locarno, in Svizzera.
ARTWORKS
Valentina Del Gaudio
Nata a Castellammare di Stabia (Na), fin da bambina ha sempre mostrato una predisposizione artistica tanto da diplomarsi presso l’Istituto d’Arte di Torre Annunziata in grafica pubblicitaria e fotografia. L’artista trae ispirazione da tutto ciò che è arte, che sia pittura, musica e letteratura cercando di mettere su carta o attraverso quadri e disegni, emozioni e sentimenti che raffigurano scene di vita quotidiana e temi sociali delicati. Per realizzare le sue opere, utilizza materiali diversi come carta, stucco, legno e stoffa. Per l’artista l’arte rappresenta l’evoluzione ed il cambiamento, evolve e cambia segnando le epoche. Ispirata dai temi sociali attuali, il suo desiderio è quello di mettere il suo istinto creativo al servizio della società per il raggiungimento di libertà, gioia e pace. Tra le sue ultime esposizioni segnaliamo la mostra collettiva in occasione dell’evento Emirates Art Connection, Dubai-Abu Dhabi, ottobre 2020 e due personali “Di Che Amore Mi Amerai Di Malamore”, Castello D’Aquino Grottaminarda Av, Italia 2019; Esposizione Opera Unica Per Inaugurazione Per La Rivista Irpinitaly, dicembre 2019.
ARTWORKS
Angelica Dainese
Angelica Dainese, che preferisce definirsi una “fotografa creativa”, si occupa di fotografia di ritratto in stile Fine Art. L’artista si ispira alla bellezza dei grandi pittori del romanticismo e del simbolismo, che, come dichiara l’artista stessa, “attraverso giochi di luce segnano o dirigono dramma e bellezza, infondendo in ogni scena un senso di indecifrabile mistero, dove il conosciuto dona strada verso l’ignoto e il tutto non è mai definito, superando così il suo blocco emotivo, un senso di inadeguatezza che tutti prima o poi proviamo”. Le sue opere fanno parte di una memoria collettiva, in cui si può essere liberi di essere se stessi, senza vincoli di sorta, senza vincoli che possono trasformarsi in una prigione emotiva o in una fortezza di solitudine. Le sue ultime mostre includono Art Innsbruck, Innsbruck 2021; primo posto al Premio IconArt, Salerno 2021.
ARTWORKS
Giancarlo Ciccozzi
Sin dagli inizi del suo percorso artistico, si evince la sua predilezione per l’arte informale. Dagli anni ‘90 inizia gli studi sui grandi maestri come Burri e Mariani. La sua arte è “puro caos controllato della materia”, come risultato di gesti manuali impressi sulla tela con una tecnica assai raffinata. Utilizza materiali come pietrame, collanti speciali e colla di coniglio, pigmenti di terre lontane, iuta, lino e carta antica, visibili nelle serie “Trasposizioni”, “Cementi” e “Catrami”. Ha partecipato a varie manifestazioni, nella maggior parte delle quali è stato insignito di diversi premi. Tra le altre: Emirates Art Connection”, Abu Dhabi – Dubai, ottobre 2020; Scope New York, New York marzo 2020; Biennale internazionale Arte Italia, Atene dicembre 2019; Arte Lisbona, Lisbona maggio 2019; mostra a Palazzo dell’Emiciclo, L’Aquila aprile 2019; Arte Madrid, Madrid marzo 2019; Arte Praga, Praga gennaio 2019; personale al “National Museum di Tirana”, Albania 2018; “Arte Salerno”, Salerno dicembre 2018; Biennale di Pescara, 2018; Premio internazionale “Beato Angelico”, 2016; “Premio Sulmona”, 2016; “Triennale di Verona”, 2016. Artista riconosciuto negli Usa agli Oscar Project, Los Angeles-NewYork 2015.
ARTWORKS
Rita Bertrecchi
Originaria di Varese , Rita Bertrecchi vive e lavora a Gallarate. Il suo percorso formativo è caratterizzato dalla frequentazione di un corso di Arti applicate e in seguito di Moda Arte e Design alla Marangoni di Milano grazie al quale collabora con importanti case di moda come figurinista e disegnatrice per tessuti. Approfondendo lo studio del disegno con la tecnica della china al tratto, elabora con perizia una serie di disegni che raggiungono, per finezza di segno, la grafica di un’incisione, col vantaggio dell’opera originale unica. Durante i suoi continui soggiorni a Roma realizza 25 disegni sulla Via Appia Antica,
“Regina Viarium” che presenterà a Milano, nel 1978. Gli inizi degli anni ’90 la vedono sperimentare tecniche miste e polimateriche dove è evidente la costante ricerca che la indurranno alla realizzazione di opere infomarli – concettuali.
Significativa è stata la conoscenza con il prestigioso collezionista e gallerista svizzero Paolo Poma, che la presenta nel 2002 una mostra antologica “Omaggio a Rita Bertrecchi” alla Galleria “Poma” di Morcote Lugano (Svizzera). Tra le mostre cui ha preso parte si ricordano58° Biennale di Venezia, Padiglione Nazionale Repubblica Dominicana, Palazzo Albrizzi-Capello, Venezia, 2019; Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, Complesso del Vittoriano-Ala Brasini, Roma 2017; Rassegna “Grazie Italia”, Palazzo Albrizzi-Capello (Sede del Padiglione Nazionale Guatemala alla 57. Biennale di Venezia), Venezia, 2017; la personale presso la Galleria “La Fenice “, Lugano ( CH ), 2000.